giovedì 30 agosto 2012

Un Danese per la Juventus

Sarebbe stato un grande colpo di mercato, se il Siena avesse ufficializzato Nicklas Bendtner. Già, perchè il danese era giunto in Italia per firmare con il club toscano, dal quale sarebbe stato, successivamente, ufficializzato. Ecco, però, che la vicenda di ieri sembra ripetersi, infatti, dopo un sondaggio avvenuto ieri sera, data la mancata conclusione dell'affare Berbatov, la Juventus ha oggi deciso di puntare sull'attaccante danese proveniente dall'Arsenal.
Il calciatore, oggi, a Milano con il suo entourage, venuto a conoscenza del forte interessamento della società bianconera, si è subito diretto in macchina verso Torino, in cui domani effettuerà le visite mediche, prima che la trattativa si concluda definitivamente con l'apposizione della firma sul contratto. 
La Vecchia Signora acquista il centravanti dall'Arsenal attraverso un prestito gratuito con diritto di riscatto fissato a 5 milioni. Bendtner ricerverà 1,7 milioni, che potrebbero aumentare per la presenza nel contratto della clausola riguardante i premi.
Non era di sicuro questo il Top Player che il popolo bianconero si aspettava, però, in un mercato dai prezzi proibitivi e dai movimenti frenetici, puntare sulla giovane punta danese potrebbe risultare una scelta vantaggiosa.

Champions League: Tutti i Gironi


Champions League: Juventus Nel Girone E


Prima Pagina Tuttosport 30/08/2012


mercoledì 29 agosto 2012

Marotta Fa Ordine

Il direttore generale, Beppe Marotta, dopo i colpi di scena delle ultime ore di mercato, è intervenuto su Sky, per fare chiarezza sui recenti movimenti della Juventus.
Così il direttore sui risvolti clamorosi della trattativa per Dimitar Berbatov: "Devo dire per la verità che noi ci siamo  avvicinati a Berbatov e più precisamente al Manchester United quando intorno alle 17 del pomeriggio abbiamo appreso che il giocatore non avrebbe accettato la proposta della Fiorentina e quindi ho contattato personalmente l'amministratore delegato del Manchester, il quale mi ha così indicato quelle che erano le richieste da parte della società; successivamente abbiamo contattato l'agente del calciatore e attraverso lui abbiamo appreso che Berbatov aveva già un'offerta, una proposta del Fulham, dove c'è il suo ex allenatore. Ma l'agente avrebbe comunque valutato anche la nostra proposta e ci avrebbe dato una risposta definitiva nella serata. La risposta definitva è arrivata. La motivazione precisa è stata quella di voler rimanere anche per questioni familiari a Londra e quindi non siamo sbalorditi di questo rifiuto, che non è proprio un rifiuto, ma semplicemente una scelta di vita quasi". Ancora sul caso riguardante il centravanti bulgaro: "Sì, da quelle che sono le nostre informazioni, lui era a Monaco perchè la moglie è di Monaco ed era lì per altri motivi. Poi per quanto riguarda la Fiorentina, come ho detto prima, noi ci siamo fatti avanti solo ed esclusivamente quando abbiamo appreso che non sarebbe andato alla Fiorentina. Noi abbiamo contattato la società e il giocatore nel pomeriggio. Siamo rimasti in attesa di una sua risposta per poter poi approfondire successivamente dal punto di vista contrattuale sia con lui che con la società l'eventuale accordo".
Sul comunicato della Fiorentina, nel quale si parla di operazioni spericolate di altre società: "Se per altre società si pensa alla Juventus, sicuramente lo rimandiamo al mittente. Se si riferisce ad altre società, vedi Fulham, non so, non sono situazioni nelle quali io entro. Sicuramente noi abbiamo agito con la massima trasparenza e correttezza, perchè abbiamo contattato la società venditrice con la quale intratteniamo degli ottimi rapporti e quando abbiamo avuto l'assenso da parte della società, abbiamo contattato il procuratore del calciatore. Quindi questo mi pare un comportamento estremamente corretto da parte della Juventus. Siamo stati informati sia dalla società Manchester, sia dall'entourage del giocatore che nel frattempo c'era una proposta da parte del Fulham, come del resto mi pare sia consuetudine quando un giocatore è sul mercato. Evidentemente ci sono diverse possibilità, diverse alternative e poi sta più al giocatore che alla società cedente valutare le opportunità e scegliere quella più consona alle sue volontà".
Alla domanda sul futuro possibile acquisto della Juventus quando mancano due giorni alla fine del mercato:
"Noi partiamo sempre da quelle considerazioni che abbiamo fatto all'inizio del mercato. Il nostro obiettivo era quello di migliorare il livello qualitativo sempre con una logica che tenesse conto di quelle che sono le opportunità del mercato, nel rispetto di quello che è stato il nostro piano industriale, presentato l'anno scorso. E' evidente che abbiamo colto delle opportunità come quelle di Asamoah, Isla, perchè c'era la disponibilità della parte venditrice di sedersi ad un tavolo, quindi quelle trattative sono state definite velocemente. Abbiamo fatto tanti sondaggi con tanti giocatori, ma c'erano sempre delle problematiche oggettive tali da non poter definire l'operazione. Però, tengo a sottolineare, come il nostro è un gruppo che è diventato un modello vincente alla fine, avendo vinto uno Scudetto, la Supercoppa Italiana e quindi merita particolare attenzione da parte della critica, nel senso che comunque noi abbiamo dei giocatori che sono in grado di rispondere a quelle che sono gli appuntamenti e la stagione che andremo ad affrontare, una stagione molto importante. Rimane sempre il fatto che anche in questi due giorni saremo attenti a cogliere delle opportunità, ma devono essere delle opportunità che devono far lievitare il livello qualitativo".
Sul possibile arrivo di Bendtner: "Mah...è un giocatore sul mercato, è un giocatore disponibile. E' stato ed è oggetto di una nostra valutazione, però da qui a dire che andremo a definire ne passa...".
Su Fernando Llorente: "Per quanto riguarda questi ultimi giorni, penso sia utopistica l'idea di averlo con noi. Se il suo presidente, giustamente, intende far valere una clausola che è stata definita col giocatore, che è stata definita sulla base di 36 milioni in caso di sottoscrizione di nuovo contratto, io credo che sia veramente utopistico".
Sulla possibilità che la Fiorentina, dopo la vicenda Berbatov, non sia disponibile a trattare Jovetic in futuro: "Noi non abbiamo molto da chiarire, come dicevo prima abbiamo agito con la massima correttezza e trasparenza, in un contesto in cui come dicevo prima queste sono le dinamiche. Su un giocatore vanno diverse società. Noi non abbiamo disturbato la Fiorentina e come ho appreso da voi mi pare che l'aereo fosse già stato definito in mattinata, quando noi non eravamo coinvolti in questa questione. I rapporti sono buoni, sono buoni tra i due presidenti, Andrea Agnelli e Andrea Della Valle, quindi credo che questa situazione di Berbatov non vada minimamente ad intaccare quelli che sono degli ottimi rapporti tra le società. Quello che sarà poi a livello di mercato, non lo posso dire oggi, perchè in realtà non lo sappiamo neanche noi".
Infine, Marotta risponde a tutti i tifosi bianconeri che si aspettano un colpo sul finire del mercato: "La Juve ha una rosa competitiva per quelli che sono i nostri programmi. Ma la risposta sarebbe: cosa c'è da comprare  visti i giocatori che abbiamo? Questa credo sia l'analisi più precisa e più attenta".

Il Solito Giochetto di Berbatov

Quella di oggi è stata una giornata di mercato frenetica. Al centro della confusione la trattativa con protagonista Dimitar Berbatov, che come abbiamo precedentemente scritto, si è fermato a Monaco, sebbene avesse un aereo pagato dalla Fiorentina ad aspettarlo, fermato dalle richieste di altri club. Tra questi sembrava , nel pomeriggio, avesse avuto la meglio la Juventus. La Vecchia Signora si era accordata con il Manchester, alle cui casse avrebbe dovuto versare 4,5 milioni, e anche col calciatore, che avrebbe dovuto ricevere uno stipendio da 1,8 milioni per due anni. 
Ecco, però, saltare alle 22 circa l'affare che avrebbe portato il bulgaro a Torino, in cui sarebbe dovuto arrivare prima delle 23, se non avesse rinunciato al secondo aereo verso l'Italia in una sola giornata.
La scelta del centravanti, fanno sapere, è quella di restare in Inghilterra, e di raggiungere il Fulham, alla cui guida tecnica troverà Martin Jol, ex allenatore dello stesso Tottenham, di cui era calciatore Berbatov. Oltre ad esser stato convinto dal tecnico olandese, la decisione è stata maturata dal calciatore in seguito alla presa di posizione della moglie, che non sarebbe stata intenzionata ad abbandonare Londra.
L'impressione è che Berbatov abbia fatto il solito giochetto. Tipiche della carriera del bulgaro sono le situazioni ambigue, verficatesi, in particolar modo, nei momenti di passaggio da un club all'altro.
Da segnalare che a causa di questa trattativa i rapporti tra la società viola e la dirigenza bianconera potrebbero incrinarsi, poichè da Firenze si dicono fortemente indignati come si legge nel comunicato apparso su violachannel.tv: "Il calciatore si era imbarcato, in compagnia del suo procuratore e con biglietti pagati dalla Fiorentina, su un volo diretto a Firenze. Ma a Firenze il giocatore non è mai arrivato. A causa di operazioni spericolate e arroganti di altre società, che niente hanno a che fare con i valori della correttezza, del fair play e dell'etica sportiva e che si collocano oltre i confini della lealtà. Per quanto riguarda il calciatore, al di là delle sue caratteristiche e del suo valore tecnico, a questo punto siamo felici che non sia venuto alla Fiorentina: non meritava la nostra città e la nostra maglia e i valori che essa rappresenta."
La trattativa che ha fatto da protagonista in questa terzultima giornata di mercato, ha, inoltre, offuscato la "quasi" chiusura della trattativa per Nicklas Bendtner. La Juventus si sarebbe già accordata con l'Arsenal per un prestito oneroso e sembra che lo stesso giocatore sia giunto in Italia per gli ultimi dettagli. Oggi, però, l'improvviso assalto a Berbatov ha allontanato il danese, sul quale non era del tutto convinta la Vecchia Signora, e adesso sembra tornare in corsa anche il Milan.

Berbatov: Che Caos!

Sarebbe stata la ciliegina di un mercato viola impeccabile, ma adesso il suo arrivo a Firenze sembra essersi complicato. Dimitar Berbatov è partito da Manchester stamane con un volo diretto a Monaco di Baviera. Da qui, il calciatore bulgaro si sarebbe, successivamente, dovuto recare, a spese della stessa Fiorentina, nel capoluogo toscano. Lo spostamento aereo verso Firenze non è avvenuto. La punta dello United è rimasta a Monaco, bloccata dalle richieste di altre importanti società. 
Sarebbe clamoroso il "dispetto" di mercato alla Fiorentina, se, soprattutto, come sembra in prima fila per l'ingaggio del possente attaccante vi sia la Vecchia Signora. Vendetta per il mancato arrivo di Jovetic a Torino?
Impossibile dirlo, anche perchè, bisogna precisare che, nulla è ancora ufficiale.
Berbatov è stato, nel corso di questa sessione estiva di mercato, più volte accostato ai bianconeri, oltre che al Milan e alla già citata Fiorentina. Adesso, la Juventus sembra stia sondando il terreno per l'acquisto del centravanti, attraverso frequenti contatti con il Manchester United. Trattativa che sembrerebbe avviata, sebbene ancora si stia discutendo sulle richieste economiche del club inglese. 
Enorme la beffa per Pradè e gli uomini del mercato fiorentino, se la società bianconera  arrivasse all'acquisto del calciatore, dato  l'accordo già raggiunto dalla Fiorentina con il Manchester sulla base di 5 milioni.
Così Berbatov sul suo profilo Facebook : "Please, don't read newspapers..Only lies and speculation in the moment". 
La questione non è ancora del tutto limpida, e non mancano le concorrenti per la punta, in particolare, dall'Inghilterra attenzione a Fulham e Tottenham.
Forte anche l'interessamento bianconero per Bendtner, il cui arrivo sarebbe possibile con o senza l'approdo del bulgaro a Torino.

Il Terzo Portiere è Rubinho

Arriva a parametro zero il portiere trentenne Rubens Fernando Moedim, conosciuto nel mondo del calcio come Rubinho.
La Juventus lo ingaggia come terzo uomo per la difesa della porta bianconera. Il suo contratto durerà fino al 30 giugno 2013. Grande esperienza in Italia per l'estremo difensore brasiliano, che dopo essersi affermato nel Corinthians, è passato al campionato portoghese, vestendo la maglia del Vitoria Setubal, prima di approdare nel 2006 al Genoa, squadra dalla quale si è,in seguito, spostato verso Palermo. Ha, inoltre, difeso la porta di Livorno e Torino, per fare ritorno, infine, nella passata stagione, alla squadra rosanero.

Prima Pagina Tuttosport 29/08/2012


martedì 28 agosto 2012

Calciomercato: E Se Arrivasse...

Quando i tentativi per Llorente e Dzeko, ormai, sembrano essersi esauriti e le ore del mercato scorrono inesorabili, è doveroso per Marotta e co. spostare l'obiettivo verso quello che  può essere denominato, senza errare, l'affare last minute. 
Stiamo parlando di un colpo negli ultimi istanti di questa sessione di calciomercato, che, fino a qualche giorno fa, si era associato al nome del centravanti, attualmente alla Roma, Marco Borriello. 
Il calciatore napoletano avrebbe, infatti, dichiarato di esser disposto a lasciare la Capitale, soltanto, per fare ritorno a Torino e contribuire alla causa bianconera, come era accaduto, attraverso il prestito, nella seconda parte della passata stagione. Dunque, una virata, da parte della dirigenza bianconera, verso Borriello è da tenere in considerazione fino a quando non sarà ufficialmente decretata la chiusura del mercato.
Ma la lista delle punte che possono giungere alla corte di Antonio Conte negli ultimi minuti di questa sessione estiva, con il passare del tempo,è composta sempre da piu' nomi.
Tra gli altri, sono stati, recentemente, accostati alla Vecchia Signora: Osvaldo, del quale la Roma non vuole per nulla privarsi; Loic Remy, giovane attaccante francese dell'Olympique Marsiglia, che potrebbe arrivare facilmente a Torino ma non risulta essere molto gradito; Oscar Cardozo, calciatore del Benfica dai 42 gol nella Seleccion Paraguayana e, per ultimo, in Ucraina, parlano di un sondaggio bianconero per Luiz Adriano, brasiliano dello Shakhtar Donetsk.
Nuove indiscrezioni sono, pero', giunte nella giornata di oggi. Dall'Inghilterra, infatti, la voce autorevole del "The Guardian" parla di un forte interessamento della Juventus per Nicklas Bendtner, attualmente in forza all'Arsenal. Il danese, precedentemente contattato da Milan e Fiorentina, secondo il quotidiano britannico potrebbe arrivare a Torino per rinforzare il parco attaccanti bianconero.
Nelle ultime ore, invece, con prepotenza, si fa spazio tra gli uomini del mercato una voce che sarebbe clamorosa e causerebbe sogni grandiosi nel popolo bianconero.
Accostato alla causa bianconera alla fine della scorsa Champions League, della quale fu per altro protagonista portando la sua squadra al trionfo della stessa, Didier Drogba sembrava essersi allontanato definitivamente dai progetti juventini, nel momento in cui lo stesso ivoriano aveva siglato un accordo con lo Shangai Shenua. Un contratto da 8 milioni quello  con la squadra cinese, la quale, pero', riversa in gravi condizioni economiche e non è in grado di rispettare il ricco patto economico, attraverso cui la stella del calcio africano dovrebbe ricevere 250 mila euro a settimana, che nell'ultimo periodo non sono stati regolarmente versati.
Così, la Juventus potrebbe approfittare della confusione finanziaria e societaria del club di Shangai per portare a Torino uno dei più autorevoli calciatori dei giorni nostri. Nessun contatto ufficiale per ora, ma Marotta è alla porta di quello che potrebbe essere un Top Player realizzabile.

Prima Pagina Tuttosport 28/08/2012


lunedì 27 agosto 2012

Prima Pagina Tuttosport 27/08/2012


Serie A: Tutti i Gol della Prima Giornata


Highlights Juventus-Parma


Serie A: Prima Giornata

Juventus : Storari; Bonucci, Marrone, Barzagli; Lichtsteiner (33’st Padoin), Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic (34’st. Matri), Giovinco (42’st De Ceglie). (Leali, Branescu, Chiellini, Masi, Pogba, Giaccherini, Boakye, Quagliarella). All.Conte (in panchina Carrera).
Parma: Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi (37’st Pellè), Acquah (13’st Ninis), Valdes, Parolo, Gobbi; Pabon (13’st Belfodil), Biabiany. (Pavarini, Bajza, Benalouane, Fideleff, Morrone, Modesto, Musacci). All.Donadoni.


venerdì 24 agosto 2012

Conferenza Stampa: Buona la Prima per Carrera


Ufficiale: Manolo Gabbiadini è della Juventus

E' durata un'estate la discussione tra Juventus e Atalanta su Manolo Gabbiadini, che oggi è ufficialmente un calciatore di proprietà bianconera. La Vecchia Signora, infatti, sigla un colpo da 11 milioni. Metà del cartellino è, però, stato ceduto, nuovamente, all'Atalanta per 5,5 milioni. La Juventus si assicura, così, uno dei giovani talenti italiani dal luminoso futuro. Per permettere al calciatore di trovare spazio, la società bianconera ha deciso di mandare Gabbiadini in prestito al Bologna fino a Giugno 2013. Nell'operazione è stato inserito il  centrocampista australiano James Troisi, che vestirà la maglia bergamasca, nell'ambito di una comproprietà con la Juventus.
Così Silvio Pagliari, agente di Manolo Gabbiadini: "È un'operazione molto 'intelligente', perchè la Juve, con Marotta e Paratici, ha giocato d'anticipo sulle altre concorrenti accapparrandosi la metà di un calciatore fresco della convocazione in Nazionale maggiore e nel contempo anche l'Atalanta, con Marino, ha lavorato bene, dando appunto la metà del suo giocatore ad una delle società più importanti a livello mondiale. Logicamente noi siamo contentissimi, in quanto approdare in un club come la Juventus è il sogno di tutti. Ora Manolo avrà la possibilità di giocare con continuità e per questo di comune accordo con tutte le componenti abbiamo scelto il Bologna, che lo ha aspettato a lungo, segno tangibile della considerazione che hanno Zanzi e Pioli di questo calciatore"

Campioni del futuro: Manolo Gabbiadini


Manolo Gabbiadini
Manolo Gabbiadini


Dati biografici
NomeManolo Gabbiadini
Nazionalitàbandiera Italia
Altezza186 cm
Peso81 kg
Calcio Football pictogram.svg
Dati agonistici
RuoloAttaccante
Squadra600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.svg Bologna
Carriera
Giovanili
600px Azzurro e Nero (Strisce).png Atalanta
Squadre di club1
2009-2010600px Azzurro e Nero (Strisce).png Atalanta2 (0)
2010-2011600px Granata con Striscia Obliqua Bianconera.png Cittadella27 (5)
2011-2012600px Azzurro e Nero (Strisce).png Atalanta23 (1)
2012600px Nero e Bianco (Strisce).png Juventus0 (0)
2012-→ 600px Rosso e Blu (Strisce) con croce Rosso e Giallo.svg Bologna0 (0)
Nazionale
2010
2010-
2012-
Bandiera dell'Italia Italia U-20
Bandiera dell'Italia Italia U-21
Bandiera dell'Italia Italia
3 (2)
14 (10)
1 (

Prima pagina Tuttosport 24/08/2012

Prima Pagina

mercoledì 22 agosto 2012

Pieno sostegno e continua idignazione

Queste le parole del Presidente Andrea Agnelli dopo le sentenze di secondo grado:

L’odierna sentenza della Corte di Giustizia Federale conferma i peggiori sospetti sulla vicenda che ha coinvolto Antonio Conte, per fatti asseritamente avvenuti quando egli era tesserato per altra società. Per molti mesi ho osservato questa situazione con incredulità, accompagnata da un crescente sconcerto, per una giustizia sportiva che somiglia sempre di più ad una caccia alle streghe. Oggi la misura è colma: in presenza di una vittoria giuridica lampante, cioè il proscioglimento per l’omessa denuncia di Novara-Siena che ha fatto emergere le contraddizioni e le ritrattazioni ad orologeria di un “pentito” interessato solamente a sgravare la sua posizione personale, si è deciso di uccidere la logica e di applicare in modo arbitrario una sanzione addirittura raddoppiata.
In sostanza dopo mesi e mesi in cui abbiamo sentito tale Filippo Carobbio raccontare che il suo allenatore avrebbe addirittura invitato a pareggiare una partita nel corso di una riunione tecnica, oggi si scopre la totale innocenza di Antonio Conte su quell’episodio, ma ci si rifugia nella seconda contestazione (Albinoleffe – Siena) per applicare la stessa pena del primo grado, con buona pace della verità, dell’aritmetica e della giustizia. Quella vera.
Per mesi ho dovuto sentire le lezioni, provenienti da membri delle istituzioni e illustri opinionisti, che invitavano alla fiducia in un sistema di giustizia sportiva che, in assenza di prove riscontrate, si accontenta di celebrare processi sommari con tempi asimmetrici, caso per caso, filone per filone, forse persona per persona o peggio società per società, e con modalità barbare che non trovano cittadinanza in democrazia. Non solo: questo sistema brandisce dapprima il patteggiamento come facile via d’uscita in spregio al sentimento di giustizia del singolo, salvo poi rifiutarlo immotivatamente.
Ribadisco il mio pieno sostegno personale e quello della Juventus ad Antonio Conte e ad Angelo Alessio, che si trovano a lottare contro tale sistema, che deve essere riformato dalle sue fondamenta. Confido che gli organi di giustizia del C.O.N.I. , cui con urgenza si farà ricorso, sappiano porre rimedio a questa profonda ingiustizia, che tra l’altro ha creato e crea un danno anche alla società, che dovrà fare in questo senso le sue opportune valutazioni e quantificazioni.
Antonio Conte, come già più volte ribadito è e sarà l’allenatore della Juventus, che dopo aver vinto la Supercoppa Italiana meritatamente, suscitando nuove invidie e risvegliando vecchi “anti-juventini” militanti, si appresta ad affrontare compatta una stagione impegnativa in Campionato, in Champions League e in Coppa Italia.
Chi pensa che le vicende giudiziarie di questa estate possano condizionare la nostra stagione, ha fatto male i suoi conti.

Prima pagina Tuttosport 22/08/2012

martedì 21 agosto 2012

Finalmente Antonio Conte

Dopo la lunga giornata di ieri, si concluderà  oggi il dibattimento di secondo grado con l'arrivo delle sentenze da parte della Corte di Giustizia in merito al Calcioscommesse.
Come, tristemente, sappiamo l'allenatore campione d'Italia, Antonio Conte, si trova indagato per omessa denuncia. In primo grado era arrivata una squalifica di 10 mesi per il mister bianconero. Adesso all'entourage giuridico del tecnico pugliese, già costituito dai fedeli avvocati De Renzis e Chiappero, si è aggiunta Giulia Bongiorno, legale che ha tutelato in passato il celebre politico italiano Giulio Andreotti, trovando per lo stesso l'assoluzione. L'obiettivo dell'azione giuridica in difesa di Antonio Conte è il proscioglimento.
Per il tecnico, che ha riportato la Juventus al successo, dopo un periodo di silenzio stampa, è giunto, ieri, in esclusiva alla Gazzetta dello Sport, il momento di sfogarsi pubblicamente.
Parole cariche di rabbia quelle del pugliese, il quale inizia l'intervista ammettendo di essersi pentito in merito al patteggiamento: "C’è una cosa che non rifarei se potessi tornare indietro: accettare controvoglia il patteggiamento. Non si patteggia l’innocenza anche se gli avvocati ti consigliano di farlo perché è un’opportunità e i rischi del dibattimento sono alti. E’ stato un errore. Certo, non avrei ammesso nulla, ma si sarebbe percepita una cosa diversa. Ecco, anche se oggi avessi la certezza dei tre mesi di stop, la mia risposta sarebbe no. Su un fatto concordo con i giudici: 90 giorni non erano una pena congrua. Quella giusta è zero: non ho commesso nè illeciti, nè omesse denunce".
 E', però, grande la fiducia dell'allenatore nei confronti dei giudici: "Sì, sono convinto che leggeranno le carte con attenzione evitando, con il proscioglimento, un’ingiustizia. Ho la coscienza a posto, non penso possa dire lo stesso chi ha gettato fango su di me. Sbaglio o parliamo di un ex giocatore che ha ammesso di aver truccato partite per anni? Per carità, il fenomeno del calcioscommesse va stroncato. Ma non si può squalificare una persona in questo modo, senza nessun riscontro. Chiunque può alzarsi, puntare il dito su qualcuno e mandarlo al macello. Dei giudici ho fiducia, del sistema meno".
Alla domanda del giornalista sulla perquisizione il tecnico risponde: "Solo io so il dolore che ho provato quel giorno. Non ero in casa, ma c’erano mia figlia piccola e sua nonna. Sa che cosa ha detto un poliziotto a mia suocera che domandava perché? Lo chieda a suo genero il perché. Ha detto così, in modo quasi sprezzante. Ecco, non avendo fatto nulla non potrò mai dare una risposta a mia suocera. Gli avvocati mi hanno spiegato che quello era un atto dovuto, ma questo non lenisce una ferita che resterà aperta per tutta la vita".
Conte sulla incompatibilità tra le dichiarazioni di Gervasoni e quelle di Carobbio: "Due pentiti ritenuti credibili raccontano cose diverse su Novara-Siena. Non avendo altri riscontri, una versione annulla l’altra. E poi Carobbio ha continuato a cambiare le sue dichiarazioni in modo camaleontico, altro che arricchimenti come li ha definiti Palazzi. L’ultimo aggiustamento è arrivato, guarda caso, tre giorni prima della mia audizione". E poi in particolare su Carobbio: "Carobbio in realtà non è un vero collaboratore, ma un soggetto che si sta difendendo. Dice a Palazzi di aver interrotto i rapporti con gli slavi perché a Siena non voleva combinare le partite e invece si sentiva con loro, anche prima delle gare, con una scheda taroccata. Il suo filo conduttore è chiaro: cercare di spostare l’attenzione su altri. Senza dimenticare che faceva da tramite anche sul fronte Bari".
Il giornalista della Rosa continua, però, mettendo in risalto il fatto che, comunque, la Procura di Cremona considera sospette 8 partite del Siena di Conte e lo stesso risponde: "Non solo non ho avuto sentore, ma faccio presente una cosa. Bisogna capire quello che è il mio rapporto con squadra e collaboratori: non sono amico dei giocatori, i ruoli sono ben separati. C’è sempre stato un timore reverenziale nei miei confronti. E’ un rapporto intenso, ma funzionale a un obiettivo. Fuori dal campo ognuno ha la propria vita. Ecco perché quel tipo di notizia non poteva mai arrivarmi e così sarà per il futuro. Se qualcosa è avvenuto, è successo alle mie spalle". In seguito sul collaboratore Stellini: "Mi sono arrabbiato molto con Cristian. Mi spiace averlo perso come assistente. Sta vivendo un momento difficile: dando le dimissioni ha dimostrato senso di responsabilità. Dal punto di vista umano l’affetto resta, è chiaro che i suoi comportamenti mi hanno messo in difficoltà e danneggiato".
La prima parte dell'intervista si chiude con l'ammissione di tranquillità del mister in riferimento alle indagini della Procura di Bari, sul periodo in cui lo stesso ha allenato nel capoluogo pugliese.
La seconda e ultima parte delle esclusive dichiarazioni dell'allenatore salentino è incentrata sul calcio giocato e, in particolar modo, sulla Vecchia Signora.
Così sul buon esordio di stagione: "Siamo partiti col piede giusto. Vincere aumenta la consapevolezza e arricchisce la bacheca. Il triangolino sulla maglia ci responsabilizza, ma è il ruolo naturale della Juve. La Champions? Puntiamo a essere competitivi su ogni fronte".
Su Mazzarri e la discussa vittoria a Pechino: "Ognuno vede le cose a modo suo. Sento dire anche che la Juve attuale si è ispirata a Mazzarri. Si possono copiare i numeri, ma di sicuro è molto diversa la mentalità, il modo di affrontare la gara, la voglia di essere propositivi, i principi di gioco. Devo continuare?".
E su Zeman: "Lo aspetto. Vedrò il verdetto del campo".
Poi Antonio Conte parla del mercato bianconero: Abbiamo fatto quello che avevamo programmato. Ora c’è da completare la rosa. Chi scelgo tra Llorente e Dzeko? C’è sintonia con Marotta. Il top player non deve essere solo per il costo. Qualcuno arriverà".
Infine sulle possibili dimissioni: "Nella tristezza della vicenda il grande aspetto positivo è che tutti all’interno della società mi sono stati vicini umanamente, supportandomi in ogni momento. Mai pensato a dimettermi e neanche John Elkann, il presidente Agnelli e il direttore Marotta hanno mai preso in considerazione questa ipotesi". E per concludere la promessa: "Ribadisco l’ennesima fiducia nei giudici, la mia presenza in aula era proprio un segnale di rispetto verso di loro. Ho annusato l’aria di questo processo, ho ascoltato i miei avvocati e la controreplica di Palazzi. Da quello che ho sentito sono molto sereno e fiducioso: contro il Parma conto di ritornare in panchina".




Prima pagina Tuttosport 21/08/2012

lunedì 20 agosto 2012

Trofeo Berlusconi: E' Juve!


La Juventus conquista il consueto appuntamento estivo che coinvolge la Vecchia Signora e il Milan.
L'appuntamento si è svolto nella classica cornice di San Siro anche se il pubblico non era quello delle grandi occasioni considerato il periodo di vacanze.
3a2 il risultato, buone prova e parecchi gol che non guastano mai.
Le rete di Marchisio risponde a quella di Robinho avvenuta ancora una volta a causa di un clamoroso errore della difesa bianconera.
Successivamente la Juve prende il largo, segnano Vidal sul finire del primo tempo su un mancato fuorigioco della difesa milanista, e poi arriva il gol di Matri che si conferma bestia nera del Milan.
Magra consolazione per i rossoneri è la rete siglata ancora da Robinho che serve solamente per il tabellino.
Una buona prova per la squadra di Carrera, è emersa una bella coesione tra i reparti anche se giustamente la condizione non è delle migliori, ma restiamo fiduciosi per la prima di campionato contro il Parma di sabato sera.

Prima pagina Tuttosport 20/08/2012

Prima Pagina

domenica 19 agosto 2012

Highlights Trofeo Luigi Berlusconi 2012


Trofeo Luigi Berlusconi 2012

JUVENTUS (3-5-2): Storari; Lucio, Marrone, Barzagli; Padoin, Vidal, Pogba, Marchisio, De Ceglie; Giovinco, Vucinic.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Zapata,Yepes,Antonini; Flamini,Montolivo, Constant; Boateng; Emanuelson, Robinho.

Sirene Parigine per Forrest Gump

Dalla Francia è giunta giorni fa l'indiscrezione secondo cui il Psg stia pensando a Stephan Lichtsteiner per rinforzare il reparto difensivo. Poi sono arrivate le parole di uno dei procuratori dello svizzero, del quale non viene specificato il nome, all'emittente francese Rmc. Questi Avrebbe detto:  "Posso dirvi che siamo in contatto con il Psg. Stefan è felice alla Juve, è un grande club, ma quando il Psg è interessato a te, è fantastico". Dichiarazioni a conferma di quanto la destinazione francese faccia gola a Lichtsteiner e al suo entourage.
Il club francese avrebbe offerto all'elvetico un quadriennale da 5 milioni circa a stagione. La Juventus lo lascerebbe partire verso la Tour Eiffel, soltanto, per una cifra vicina ai 15 milioni.
Parole che sanno di "lieve" smentita, quelle giunte ieri da Carlo Ancelotti in conferenza stampa. L'allenatore emiliano sull'interessamento a Lichtsteiner avrebbe risposto: "Stavolta diamo priorità al mercato francese, un giovane possibilmente francese magari non troppo costoso. Non Debuchy che non credo il Lilla sia disposto a cedere proprio a noi". Probabilmente, solo un sondaggio quello del Psg, sebbene Mark Lichtsteiner, fratello ed agente di Stephan, abbia detto con riferimento a Beppe Marotta: "Ci vedremo presto. Dovremo parlare, fermo restando che Stephan alla Juventus si trova benissimo e in questo momento è concentrato sul trofeo Berlusconi".
 Intanto, la Juventus valuta diverse piste nel caso in cui la trattativa con Leonardo dovesse concludersi.
In prima fila rimane sempre Federico Peluso, per il quale sono ripresi i contatti tra Torino e Bergamo. Il calciatore romano potrebbe vestire il bianconero attraverso un prestito con diritto di riscatto, nell'ambito di una operazione da 7 milioni circa.
Da poche ore, è stata accostata alla Vecchia Signora una delle colonne portanti dell'Inter di Mourinho, Maicon Douglas. Dopo Lucio, potrebbe essere un altro uomo dello Special One a giungere alla corte di Antonio Conte. Sul brasiliano sembra esserci il Real Madrid, che, ancora,  ad oggi non ha formulato un'offerta. La Juventus sarebbe intenzionata a mettere sul piatto non piu' di 5 milioni.
Altro nome che potrebbe destare interesse per il post-Lichtsteiner tra i dirigenti bianconeri, è quello di Gregory Van Der Wiel, terzino destro dell'Ajax e della nazionale olandese di 24 anni.


Prima Pagina Tuttosport 19/08/2012


venerdì 17 agosto 2012

Grazie Mille!


Mercato: Adesso le Alternative

Avete visto la Juve per caso? Noi no... perlomeno non l'abbiamo vista protagonista di questi giorni di mercato, che ci hanno riservato dei grandi colpi. Ramirez al Southampton, Modric al Real Madrid e, soprattutto, in ottica bianconera, avrà avuto una certa risonanza il passaggio di Van Persie al Manchester United. Andando in porto questa ultima trattativa, la ricerca del Top Player si puo', chiaramente, dichiarare conclusa. Dallo stesso Marotta è venuta, infatti, pochi giorni fa la "proposta" di archiviare, in maniera definitiva, il termine e parlare ,soltanto, di giocatori che possano aumentare la qualità della rosa.
Ieri, nel tradizionale appuntamento di Villar Perosa, sono mancate le dichiarazioni del dg ma non quelle di Andrea Agnelli, il quale a chi gli ha chiesto sulla possibilità di vedere uno tra Llorente e Dzeko in bianconero ha risposto: “Llorente o Dzeko? Dico sempre che i migliori sono i nostri…". Non abbiamo dubbi su questo, ma caro presidente non crede che la squadra abbia bisogno di un rinforzo offensivo di valore? La avvisiamo che il tifoso sta perdendo la pazienza e gli accostamenti cominciano ad annoiarlo se, come sembra, stiano prendendo quota le alternative. Llorente e Dzeko non sono considerabili dei ripieghi, ma un loro arrivo ad oggi appare complicato. Il primo vestirebbe immediatamente la maglia bianconera, ma la trattativa con l'Athletic non si concluderà con facilità. Le richieste economiche, giunte dal club basco, hanno un po' frenato la Juventus, la quale, secondo alcune voci, avrebbe ricevuto un rifiuto ad una offerta di 16 milioni per il calciatore spagnolo.
Sul fronte Dzeko, invece, situazione che potrebbe sbloccarsi nel caso in cui arrivasse un ulteriore attaccante al Manchester City. Indiscrezioni degli ultimi giorni metterebbero in luce una telefonata tra il padre dell'attaccante bosniaco e un interlocutore italiano, nella quale si sarebbe parlato di Torino.
Ecco, dunque, nelle ultime ore nuovi nomi per l'attacco farsi avanti. I nuovi accostamenti, rientrano pienamente nell'ambito "alternative".
Partiamo dal parco attaccanti dello United, il quale dopo aver visto l'arrivo dell'ex capitano dei Gunners, con certezza, lascerà partire Dimitar Berbatov. Il bulgaro, dichiarato cedibile già prima del nuovo acquisto offensivo, è stato accostato, durante questa sessione di mercato, a diverse società russe, turche e adesso potrebbe inserirsi nella trattativa anche la Juventus, dato il costo accessibile (10 milioni circa) e la facilità nel trovare l'accordo con giocatore e Red Devils.
Un altro attaccante del Manchester,il giovane messicano, Javier Hernandez, non ha preso proprio al meglio la scelta di Sir Alex Ferguson di puntare su Van Persie. El Chicharito, non accettando l'attuale condizione di sostituto nella rosa, potrebbe, dunque, chiedere di essere ceduto per trovare maggiore spazio e continuità altrove.
Dai discorsi, riguardanti Fernando Llorente, tra la dirigenza bianconera e gli uomini del mercato spagnolo , è venuto fuori il nome di un altro attaccante , Alvaro Negredo, attualmente in forza al Siviglia. Coetaneo al calciatore dell'Athletic, lo "Squalo" potrebbe rappresentare una valida opportunità per il reparto offensivo.
Sempre dalla Spagna arrivano conferme sul rinnovo di Gonzalo Higuain fino al 2016 con il Real Madrid. La firma dovrebbe arrivare la prossima settimana.
Il portale spagnolo "Fichajes.com", tanto per cambiare, riporta un infondato ritorno della Juventus su Carlitos Tevez, il quale avendo ormai assunto una posizione stabile al City, non lascerà Manchester a meno di clamorosi sconvolgimenti.



Prima Pagina Tuttosport 17/08/2012


giovedì 16 agosto 2012

Highlights Villar Perosa: Gol di Giaccherini,Giovinco e Ruggiero


Highlights Villar Perosa: Gol di Matri e Bonatini


Highlights Villar Perosa: Primo Tempo

Villar Perosa: Sfida in Famiglia



JUVE A: Buffon; Lucio, Rugani, Bonucci; Giaccherini, Pazienza, Pogba, Padoin, De Ceglie; Matri, Quagliarella
JUVE B: Branescu, Garcia, Mattiello, Alcibiade, Balbis, Bianco, Appelt, Bouy, Gerbaudo, Bonatini, Beltrame

Van Persie: Fine del Sogno

Che fosse un sogno, lo avevano ben capito i tifosi bianconeri. Sul fatto che si sarebbe potuto realizzare, avevano sempre creduto.
Robin Van Persie rappresentava l'ambizione juventina di dare continuità ai successi, ritornando tra le grandi anche in Europa, e di mettere l'eredità del numero 10, lasciato da Alex Del Piero, sulle spalle di un giocatore che la potesse onorare con la sua qualità di Top Player.
E' proprio dalla "caccia" al Top Player che ha inizio il sogno olandese per la Juventus.
Siamo,infatti, alle ultime giornate di un campionato che sembra tingersi sempre piu' di bianconero, quando cominciano a circolare le prime voci di un interesse da Torino per il capitano dei Gunners. Voci, che si affievoliscono per il ritorno alla vittoria in Serie A dopo Calciopoli, ma che creano nel tifoso un irrefrenabile entusiasmo. Una Juventus già grande per il ritrovato trionfo, sarebbe stata grandissima con l'arrivo di Van Persie.
L'interessamento viene sbattuto in prima pagina con insistenza, soprattutto, sul finire di Maggio. E' di quel periodo,infatti,  l'indiscrezione riportata dal Corriere dello Sport e dalla Gazzetta riguardante una visita dell'attaccante olandese a Torino. Questo, in compagnia della moglie, avrebbe girato la città in una macchina fornita dalla società bianconera, con la quale avrebbe raggiunto anche lo Juventus Stadium. Una sola la tappa mancante al tour torinese: la sede in Corso Galileo Ferraris. Recarvisi avrebbe dato troppo nell'occhio.
Agli inizi di Giugno,invece, oltre alla volontà del calciatore di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2013 con l'Arsenal, segnano un punto a favore della Juventus le parole del padre. Bob Van Persie dichiara alla rivista "Panenka" che il figlio non avrebbe firmato per squadre inglesi, dato il grande attaccamento ai Gunners , e che avrebbe dato la propria disponibilità a trasferirsi soltanto in una squadra nella quale assicurato sarebbe stato un ruolo da protagonista, in tal modo escludendo dalla corsa Real Madrid e Barcellona.
La Juventus, dunque, sembrava potesse trovarsi in prima fila per l'acquisto dell'olandese. La speranza dei tifosi e della stessa società appariva crescente giorno dopo giorno in vista di una possibile chiusura. Chiusura che, però, non è mai giunta. Al progetto di protagonismo offerto dalla Juve al calciatore, sono prevalse le richieste economiche. Impossibile per una società italiana pagare 30 milioni all'Arsenal per un giocatore in scadenza tra un anno e  un ingaggio di 7 milioni netti a stagione al calciatore. Cifre che hanno portato il Manchester United ,ad una settimana circa dall'esordio in Premier League, a mettere sotto contratto Van Persie e a formare un temibile attacco guidato da Wayne Rooney.
Van Persie resta per il tifoso bianconero una "cometa" di mercato, un sogno non realizzato. C'e' delusione per il fallimento di un colpo che avrebbe portato grande qualità ed entusiasmo. Entusiasmo che, certamente, non hanno i tifosi dell'Arsenal, costretti, come del resto Arsene Wenger, a convincersi di perdere il capitano e la stella dei Gunners. Un ex Arsenal, Emmanuel Ebouè, ha dichiarato in seguito al comunicato ufficiale del passaggio di Van Persie allo United: «Nessun rispetto, nessuna pietà per un asino olandese. Mi spiace ma non posso rispettare un capitano che lascia la sua nave». E poco dopo: «Wenger lo ha fatto di nuovo: ha venduto un giocatore finito ad un ottimo prezzo. Che grande uomo d'affari. Van Persie non sarà mai più lo stesso». Parole di rabbia quelle dell'ivoriano.
 Del resto reazioni non proprio ortodosse sono giunte dai tifosi come è visibile da questo video.

Prima Pagina Tuttosport 16/08/2012


lunedì 13 agosto 2012

Il Punto di Marotta (non solo Calciomercato)

Il Direttore, Beppe Marotta, intervenuto a Sky Sport 24, si esprime a 360 gradi sui temi caldi del momento riguardanti la Juventus e non  risparmia risposte alle provocazioni giunte per destabilizzare l'ambiente.
Inizialmente Marotta elogia la squadra per i successi ottenuti e indica le prerogative del mercato bianconero: "Intanto devo dire che dobbiamo dar merito a questi ragazzi che rappresentano un modello iniziato, creatosi, nell'estate passata. Questo modello è iniziato con l'avvento di Conte e poi è diventato al termine della stagione un modello vincente, perchè abbiamo vinto lo Scudetto, siamo arrivati in finale di Coppa Italia, abbiamo vinto la Supercoppa, e questo sta a significare che questi ragazzi meritano un ampio riconoscimento. Poi come accade nelle migliori società bisogna cercare di migliorare la qualità, alzando il livello qualitativo, andando a cogliere quelle che sono le opportunità. Queste opportunità devono essere fatte sempre nella logica economica, nella logica di quelli che sono gli ingaggi dei calciatori, e come ho detto andare alla ricerca di quei giocatori che contribuiscono a far fare il salto di qualità. E questo non sempre è facile. Non è facile perchè magari i giocatori che interessano non sono vendibili, non è facile perchè magari i giocatori che interessano guadagnano cifre spropositate, soprattutto per il calcio italiano di questi momenti. E quindi noi siamo alla finestra per valutare le opportunità. L'auspicio è che si trovi veramente una soluzione che concili qualità e prezzo nello stesso tempo. Oggi come oggi non è fattibile".
Arrivano le domande dettagliate dallo studio e su Llorente: "Llorente sicuramente è un valido giocatore, un profilo di giocatore che fare al caso della Juventus, però, è evidente che come dicevo prima bisogna fare i conti con coloro i quali ne detengono i diritti sportivi, in questo caso l'Athletic Bilbao, che ne ha pieno diritto fino alla scadenza naturale. Quindi giocoforza non si può neanche giocare al rialzo, bisogna rispettare quelle che sono le giuste rivendicazioni dei venditori, quindi noi siamo un po' spettatori e osserviamo con attenzione l'evolversi della situazione".
Chiusura per Van Persie: "Van Persie, in questo momento, credo sia una pista difficile, perchè pur essendo in scadenza di contratto a giugno 2013, l'Arsenal non vuole privarsene facilmente. Ci sono delle cifre che non tengono conto di questa scadenza molto ravvicinata, il valore del giocatore ha una cifra molto elevata, e quindi questa è una situazione che non ci può riguardare da vicino perchè noi non possiamo fare follie".
Su Dzeko: "Il Manchester ha dalla sua dei validissimi giocatori, Dzeko è uno di questo ed è un giocatore assolutamente importante, un giocatore di caratura internazionale. Chiaramente per noi rappresenterebbe un punto d'arrivo, però lui è stato acquistato l'anno scorso, con una valutazione molto elevata e quindi anche lì penso che il Manchester City non se ne priverà molto facilmente. Sono tutte quelle situazioni che dalla mattina alla sera possono subire un'evoluzione".
Sulla cessione di Matri al Milan: "Lo consideriamo a tutti gli effetti oggi un giocatore della Juve, ma se arrivasse qualche proposta potremmo valutarla".
Il capitolo mercato si chiude con le parole sul possibile scambio Pazzini-Quagliarella: "Fantamercato direi di no, perchè quello che non succede oggi può succedere domani. Di sicuro Quagliarella è pienamente nell'organico nostro. Io non so la situazione di Pazzini... Pazzini è un giocatore col quale mi lega un grande affetto, perchè l'ho avuto nella Sampdoria."
Poi il dg della Juventus risponde alle accuse giunte da Zeman per quanto riguarda la squalifica di Antonio Conte: "Ritengo, come spesso accade negli ultimi periodi, inopportuna l'uscita di Zeman. Anche se non ha mai menzionato Conte, ogni riferimento era sicuramente fatto a lui.  Lui stesso dice di non aver letto le carte, quindi se non ha letto le carte e non riesce a dare neanche un significato a quella che è una condanna in primo grado di un collega suo, facente parte di un'associazione allenatori, condannato per un'omessa denuncia e non per un illecito." Poi lo stesso Marotta rincara la dose: "Quindi come dicevo trovo fuori luogo questa uscita di Zeman che già 15 giorni fa aveva avuto modo di dire la sua sugli Scudetti, oggi lo dice su un collega che è un fatto ancora più grave. E devo dire anche che io di Zeman ho tanti ricordi, ma ho davanti a me un'immagine molto chiara ed evidente: cioè quella del maggio 2005, quando era allenatore del Lecce, in un Lecce-Parma, finita 3-3: lui ha abbandonato la panchina a 10 minuti dalla fine, si è girato di spalle al campo, ha guardato la tribuna per dieci minuti, fino alla fine, fumandosi la sua sigaretta. Ecco, io quella cosa non l'ho capita allora e non la capisco nemmeno oggi. Magari dovrebbe darci una risposta su questo, invece che interessarsi di vicende che non gli appartengono".

Bilbao: Llorente Non Rinnova

Da alcuni  giorni il nome di Fernando Llorente viene accostato alla Vecchia Signora. L'attaccante spagnolo  potrebbe essere un ottimo ripiego a Robin Van Persie, su cui ormai sono svanite le speranze. Piu' che di un Top Player, si tratterebbe di una scommessa da 15-20 goal a stagione. A favore della Juventus, sarebbe la volontà del calciatore di non rinnovare il contratto in scadenza nel 2013 con l'Atlethic Bilbao. Volontà divenuta, nella mattinata di oggi, ufficiale. E' stato, infatti, nella conferenza stampa sul futuro del club basco, lo stesso presidente Josu Urrutia ad annunciare alla stampa: “Llorente ha deciso, non vuole rinnovare il suo contratto con l’Athletic e ce lo ha comunicato. Dietro non c’è una scelta di natura economica, ma esclusivamente sportiva. Vuole giocare in altri campionati. Gli ho detto quanto mi dispiacesse". Dopo aver indicato le intenzioni del "Re Leone", il patron dell'Atlethic precisa: "L’idea del club rimane di non cedere nessuno se non ai prezzi dalle clausole rescissorie”.
 In poche parole: Llorente non si svende. La trattativa parte nel momento in cui arriva un'offerta vicina e non inferiore ai 20 milioni.
 La Juventus, in forte pressing sul calciatore, deve soddisfare le richieste economiche della società basca e battere la concorrenza del Tottenham per poter concludere l'innesto offensivo dalla Spagna, con la consapevolezza di avere dalla propria la voglia dell'attaccante di raggiungere una squadra dalle importanti ambizioni e di confrontarsi con un campionato di grande livello, quale quello italiano.
 

Prima Pagina Tuttosport 13/08/2012


domenica 12 agosto 2012

Postpartita: Le Voci Bianconere

Dopo una partita avvincente contro un Napoli dai grandi colpi e dalla grande personalità, su Pechino, più forti della pioggia, piovono  le polemiche dirette verso la terna arbitrale, accusata dai partenopei di aver favorito la vittoria bianconera. La sportività raggiunge il culmine, nel momento in cui la squadra guidata da Mazzarri decide di non partecipare alla cerimonia di premiazione, mancando di rispetto, non solo alla squadra vincitrice (Juventus), ma dando una cattiva immagine del calcio italiano agli occhi del mondo.
E' nelle parole di Vucinic che si intuisce l'indignazione per il gesto del Napoli: "Ognuno può fare quello che vuole, ma noi a Roma siamo rimasti in campo e li abbiamo applauditi". Poi arrivano le dediche: "Siamo andati sotto due volte contro una squadra forte ma abbiamo recuperato con carattere e iniziato la stagione con il piede giusto, una vittoria che voglio dedicare ai tifosi juventini e alla mia famiglia. Siamo contenti anche per Conte".
Marchisio vede nelle vittoria in Supercoppa un'iniezione di fiducia in vista dell'inizio della stagione calcistica: "È stata una bella rivincita dopo la sconfitta in Coppa Italia. Una vittoria sofferta che ci ha permesso di iniziare bene la stagione e di preparare al meglio il campionato. Anche oggi abbiamo dimostrato grande carattere recuperando due volte lo svantaggio".
Grinta e consapevolezza nell'analisi della partita di Bonucci: "Sicuramente a livello psicologico ero consapevole di affrontare una doppia sfida perchè alle spalle avevo il passato fuori dal campo e sul campo dei grandi campioni contro. Però siamo stati bravi. Abbiamo concesso anche troppo al Napoli che ci ha aspettato, ma la Juve è questa: ha dimostrato sul campo di essere più forte di tutti". E su Masiello che lo accusava: "Io non so perchè ha fatto questo, nella mia deposizione l'ho detto: magari è stato soltanto per invidia. Adesso però è un capitolo chiuso: io guardo avanti, guardo al calcio giocato".
Una pagina di attaccamento alla maglia bianconera e fair play, invece, vanno a comporre le parole di Gigi Buffon: "Felicissimo per questa vittoria.... in ballo, aldilà del trofeo c'erano altri spunti e rivalità-duelli di grande interesse..... complimenti ai giocatori del Napoli che hanno combattuto e lottato strenuamente fino all'ultimo istante..... complimenti anche a noi, che con caparbietà e un bel gioco abbiamo vinto questa partita". Anche Super Gigi, come Vucinic, dedica la vittoria ad Antonio Conte: "La prima dedica va al nostro allenatore che ci trasmette quotidianamente una rabbia agonistica,una voglia di primeggiare,che non ha eguali....e tutto ciò,nonostante i suoi grattacapi". Poi il capitano continua: "La seconda ai nostri tifosi italo-cinesi,che ci hanno seguito sino a qui e sostenuto con grande calore....grazie mille.... Il terzo pensiero va a Simone e Leo che sono usciti da un incubo lunghissimo e in tutto questo tempo non si sono risparmiati un istante per la causa juventina.....Il quarto a Giorgione Chiellini,che avrebbe meritato di essere in mezzo a noi a festeggiare,solo che per un infortunio dovuto alla sua consueta generosità,l'ha tenuto fuori.....Il quinto a Marco Storari che a differenza mia,ha avuto la sfortuna di giocare la finale di coppa Italia,anziché questa,altrimenti avrebbe vinto da protagonista questo trofeo....ma lui protagonista lo è sempre,perché insieme agli altri compagni che non hanno avuto la fortuna di giocare,sono in ogni momento prodighi di consigli....e questo affiatamento non può che farci bene..... Ultima dedica,ma non per minor importanza (anzi)....sicuramente al nostro capitano Ale Del Piero,che meritava di chiudere la sua storia bianconera alzando un trofeo.....ma la vita è lunga.... e spesso si diverte a dare delle rivincite...."
Arrivano anche le dichiarazioni soddisfatte del Direttore Generale Marotta: "E' una vittoria importante, ma questo non ci deve creare delle illusioni, perchè le difficoltà - lo abbiamo visto stasera - ci sono. Però è una vittoria meritata, una partita giocata egregiamente da questo gruppo di giocatori che hanno vinto lo scudetto, hanno aumentato il livello qualitativo." Dopo su Asamoah: "Lo posso definire un vero e proprio Top Player."
A chi gli chiede sul mercato: "E' chiaro che noi abbiamo l'obbligo di guardare al mercato e cercare di prendere quei giocatori che aumentano il livello qualitativo, quei giocatori che non siano delle utopie, ma siano cose concrete, perchè si devono conciliare le volontà della squadra e coniugarle con le nostre disponibilità. Detto questo, io credo che di top player ce ne siano già in squadra alcuni e quindi questo termine - 'top player' lo metterei nel dimenticatoio e parlerei di giocatori importanti". E, in conclusione, sul comportamento del Napoli: "Da uomo di calcio mi dispiace, non so le motivazioni. Non posso che dire solo questo: oggi per la prima volta c'erano praticamente tre arbitri a dirigere la partita e quindi credo che questo sia stato un  miglioramento rispetto al passato recente. Poi non ho visto le moviole per esprimere giudizi o valutazioni sugli episodi. Mi attengo a quello che ho visto sul campo".






sabato 11 agosto 2012

Highlights Supercoppa Italiana (scusate l'audio)


Supercoppa Italiana

JUVENTUS: Buffon; Barzagli, Bonucci, Lucio; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Matri. A disposizione: Storari, Marrone, De Ceglie, Padoin, Giaccherini, Vucinic, Quagliarella. All. Conte, in panchina Carrera. 
NAPOLI: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev; Cavani. A disposizione: Rosati, Aronica, Fernandez, Dossena, Gargano, Vargas, Insigne. All. Mazzarri. 
ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo


Prima pagina Tuttosport 11/08/2012